MUSEI VISITATI


“Benvenuti nella nostra collezione di esperienze culturali! Qui troverete i musei e gli eventi visitati dal nostro gruppo nel corso degli anni, durante i raduni del Mito Club Jesolo. Ogni visita ha contribuito a rafforzare la nostra passione per l’auto, la storia e la cultura automobilistica.”

Musei visitati logo museo storico Alfa Romeo

Museo Storico Alfa Romeo

viale Alfa Romeo, 20020 Arese (MI)

Il Museo Alfa Romeo racconta la storia leggendaria del marchio attraverso un progetto e un allestimento che ne rispecchiano i valori: la presenza attraverso l’avvicendarsi delle epoche, la bellezza, la velocità, elemento fondamentale del Dna Alfa Romeo. Di vettura in vettura scopri storie, curiosità, immagini, video, con materiali storici e postazioni interattive, in un crescendo di emozioni.

Per noi Alfisti è “CASA”, sono i custodi della storia dell’Alfa Romeo.
Ogni appassionato di auto a prescindere dal marchio deve visitare il Museo Storico e anche la collezione che non è esposta.
Uno se non l’unico con tutta la produzione e la storia completa.
Non solo Auto ma motori, barche e aerei, un luogo magico e senza tempo.
Personale sempre disponibile, gentile e con il sorriso.

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Museo Ferrari

Via Alfredo Dino Ferrari, 43 41053 Maranello MO

La competizione e l’eleganza: due percorsi che si intrecciano in un’unica passione da vivere nel mondo del Cavallino Rampante. Un tuffo nella storia di ieri e di oggi e un viaggio nel tempo verso il futuro. Il Museo di Maranello racconta la Ferrari affondando le radici nella straordinaria storia del Cavallino Rampante e guidando il visitatore in un percorso tra le Formula 1 più celebri e vittoriose, i modelli leggendari delle categorie Sport Prototipi e Gran Turismo senza dimenticare le vetture da strada che sono diventate punto di riferimento nel mondo dell’auto.

Museo Enzo Ferrari

Via Paolo Ferrari, 85 41121 Modena

La Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari – Museo nasce nel 2003 con lo scopo di valorizzare la tradizione motoristica del territorio modenese e realizzare a Modena un complesso museale dedicato alla figura di Enzo Ferrari, inaugurato il 10 marzo 2012 e ora gestito da Ferrari spa.

La Fondazione è un organismo di partecipazione e come tale viene sostenuta nella sua attività dai soci fondatori (che sono il Comune di Modena, la Provincia di Modena, la Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Modena, l’Automobile Club d’Italia e Ferrari spa), dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dagli aderenti che condividono finalità e obiettivi della Fondazione.

Gli aderenti sono aziende, organismi, enti, associazioni di diversa natura: vi sono operatori specifici del settore turistico, aziende agroalimentari, meccaniche, manifatturiere, del settore multiutility e delle assicurazioni, studi professionali. Vi sono anche organismi di carattere associativo e cooperativo con una larghissima base sociale.

La rete di relazioni resa possibile dalla partecipazione degli aderenti congiuntamente alle risorse che gli stessi conferiscono alla Fondazione fa sì che quest’ultima prosegua nell’attività di valorizzazione del patrimonio motoristico modenese in un’ottica di integrazione con il territorio e le proprie realtà economiche e sociali.”

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Museo Ferruccio Lamborghini

S.P. Galliera n. 319 – 40050 Funo di Argelato (BO)

Il Museo Ferruccio Lamborghini racconta la vita di Ferruccio attraverso le sue creazioni meccaniche e un vasto archivio fotografico di famiglia. Questo spazio, ideato e progettato dall’imprenditore Tonino Lamborghini per celebrare la figura del padre, è stato inaugurato nel 2014.

Nei 9000 mq del Museo è racchiusa tutta la produzione industriale di Ferruccio, dal primo trattore Carioca, con cui diede vita alla sua prima azienda nel 1947, a tutti i modelli più importanti degli anni ‘50, ‘60 e ‘70. Un percorso emozionante illustra sia la collezione personale di auto dell’ing. Honoris causa Lamborghini, tra cui spicca la mitica Miura SV, sia le sue produzioni automobilistiche più celebri, come la famosa Fiat Barchetta Sport modificata per partecipare alla Mille Miglia del 1948, l’avveniristica Countach, gli esemplari di Jarama, le Urraco e l’Espada con apertura ad ali di gabbiano che ispirò l’auto del film “Ritorno al futuro”.

La visita non può concludersi senza un accenno alla storia del prototipo di elicottero e dell’offshore Fast 45 Diablo Classe 1 di 13,5 metri con motore Lamborghini 11 volte campione del mondo.

La ricostruzione del primo ufficio di Ferruccio alla Lamborghini Trattori con i suoi oggetti personali, i documenti ufficiali e le foto dell’epoca vi tufferanno nella storia dell’Italia del boom economico degli anni ‘50-’60, per ricordare non solo le vicende di Ferruccio, ma anche quelle della famiglia Lamborghini e di migliaia di persone che hanno lavorato nelle sue aziende.

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Museo Lamborghini

Via Modena, 12 40019 Sant’Agata Bolognese (Bologna)

All’interno del Museo Automobili Lamborghini l’affascinante storia, gli iconici modelli e i tour delle linee di produzione raccontano sessant’anni di innovazione che proiettano Lamborghini verso il futuro.
Dalle prime visionarie creazioni del genio di Ferruccio Lamborghini come la Miura e la Countach, passando per le supersportive più recenti ed esclusive come la Huracán Performante ,la Aventador SVJ , le few off Centenario, Sesto Elemento e  Veneno fino alle prime Lamborghini con tecnologia ibrida Sian e Countach LPI 800-4.
Il Museo Automobili Lamborghini offre un’esperienza interattiva, anche grazie al nuovo simulatore di guida, che amplifica le emozioni e la scoperta delle vetture in esposizione.

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Museo Nicolis

viale Postumia 71, 37069 Villafranca di Verona

Non è un Museo tradizionale è, piuttosto, uno spettacolare e modernissimo contenitore di cultura e di idee. Si chiama “Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica“, inaugurato nel 2000 è a Villafranca di Verona, lo ha creato Luciano Nicolis, imprenditore veronese fondatore del Gruppo Lamacart,  che ha fatto confluire in questa opera la sua grande passione per la tecnica e la meccanica. E’ uno dei più prestigiosi musei privati al mondo. Aperto a varie forme di innovazione e sperimentazione, è vivace promotore di cultura e punto di attrazione per l’intero territorio. Gestito con criteri manageriali, è riconosciuto come esempio efficace e concreto di Museo–Impresa, cioè di istituzione culturale non convenzionale che promuove conoscenza e innovazione senza perdere di vista obiettivi di crescita e sviluppo.

Il museo racconta, attraverso centinaia di automobili, motociclette e biciclette, l’evoluzione dei mezzi di trasporto degli ultimi due secoli. Ma c’è molto di più in questo Museo-non-Museo: macchine fotografiche e per scrivere, strumenti musicali, oggetti introvabili.

I “numeri” delle 10 collezioni sono importanti: 202 auto d’epoca, 114 biciclette, 104 motociclette, 500 macchine fotografiche, cineprese e cinematografiche, 100 strumenti musicali e jukebox, 102 macchine per scrivere, piccoli velivoli e strumenti e combinazioni di volo, una rara collezione di 106 volanti di Formula 1 e volanti da turismo, gran turismo e sport, un’area militare con cimeli della Prima e Seconda Guerra Mondiale, modellini di automobili, motociclette e treni, una sezione dedicata ai motori di motociclette, automobili e aerei e centinaia di opere dell’ingegno umano sono esposti secondo percorsi storici e stilistici.

I Nicolis, infatti, sono da oltre 80 anni imprenditori nel recupero di materie prime e secondarie, l’inizio risale al 1934 quando Francesco, padre di Luciano Nicolis, sensibile a ogni forma di risparmio e dotato di acuta intelligenza, decide di raccogliere ciò che gli altri gettano via: la carta da macero. Con l’aiuto dei figli, l’attività si espande velocemente e in pochi anni, Luciano riesce a dare un ulteriore slancio trasformando l’azienda in un gruppo leader in Europa per il recupero della carta da macero e un sicuro punto di riferimento nel settore dei servizi ambientali internazionali.

Concetti quali “raccolta e riutilizzo”, che hanno guidato la crescita dell’impresa cartaria, sono gli stessi che hanno alimentato la passione per il collezionismo di Luciano Nicolis, consentendogli di vedere dei “gioielli” dove altri vedevano solo rottami e aiutandolo nella instancabile opera di ricerca che lo ha portato a scovare in tutto il mondo auto d’epoca, a recuperarle, restaurarle e riportarle all’antico splendore. Una passione che ha restituito alla storia dell’automobile un patrimonio altrimenti perduto.

Ne hanno innumerevoli testimonianze i visitatori del Museo che possono ammirare, fra gli altri, la “Motrice Pia”, il primo motore a benzina brevettato dal veronese Enrico Bernardi nel 1882, la Isotta Fraschini del 1929 (Viale del Tramonto, lo Zar Alessandro, Rodolfo Valentino, Isadora Duncan…), la Lancia Astura 1000 Miglia, unica al mondo, costruita appositamente per Luigi Villoresi, e le centinaia di moto, biciclette, strumenti musicali e fotografici, macchine per scrivere e oggetti inediti che raccontano la storia dell’uomo e della società degli ultimi due Secoli.

Il talento del suo fondatore spiega solo in parte il successo che il Nicolis ha registrato negli anni; alla base della sua affermazione c’è infatti la gestione imprenditoriale della struttura – affidata da sempre a Silvia Nicolis, presidente del Museo e figlia di Luciano – che dopo aver acquisito le sue competenze nell’azienda di famiglia, ha trasferito questo know-how in modo strategico anche nell’attività museale, puntando sulla promozione della cultura e sulla valorizzazione del territorio senza dimenticare la propria vocazione imprenditoriale. Per questo il Museo Nicolis racconta la vita di un uomo, Luciano Nicolis che si è distinto per la sua intraprendenza lavorativa e per il suo grande amore per le auto d’epoca, racconta la storia del nostro Paese, della sua industria e di tutte quelle persone che si sono adoperate per il suo sviluppo.

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Mauto

Corso Unità d’Italia 40, 10126 Torino

Il Museo Nazionale dell’Automobile è tra i più antichi del suo genere: nasce infatti nel 1933, con una prima esposizione di vetture storiche ideata da due pionieri del motorismo nazionale, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia. Fu Carlo Biscaretti di Ruffia (figlio di Roberto), aristocratico torinese nato nel 1879, a concepirlo, idearlo, radunarne la collezione iniziale, battersi per farlo nascere e adoperarsi tutta la vita per dargli una sede adeguata. 

Aperto al pubblico nell’autunno del 1960 nella sede progettata dall’architetto Amedeo Albertini, fu completamente rinnovato e ampliato in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia su progetto dell’architetto Cino Zucchi. Nel 2011 il MAUTO riapre, dopo quattro anni di chiusura, con il nuovo percorso allestito dallo scenografo franco-svizzero François Confino, che valorizza in modo efficace la straordinaria collezione di automobili: due anni dopo il Times lo annovera tra i 50 musei più belli al mondo.

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Porsche Automuseum Helmut Pfeifhofer

Riesertratte 4a | 9853 Gmünd, Kärnten

A Gmünd, in Carinzia, il 18 maggio 1982 l’antiquario Helmut Pfeifhofer ha aperto il primo museo privato di automobili Porsche in Europa. Non è un caso che un abitante di Gmünd abbia avuto l’idea di fondare un museo simile. La cittadina di Gmünd in Carinzia, nel land più meridionale dell’Austria, è stata dal 1944 il luogo in cui Porsche, dopo il trasferimento da Stoccarda, riuscì a superare indenne le turbolenze della guerra insieme al suo team e al parco macchine.

Helmut Pfeifhofer ricorda: “Fu quello il momento in cui nacque il mio fanatismo per Porsche. Da bambino, a dieci anni, frequentavo la scuola con i figli dei progettisti e venni travolto dall’entusiasmo per Porsche, un entusiasmo che dura ancora oggi.”

Nel 1965 acquistò la sua prima Porsche 356, che restaurò con grande impegno. In seguito aggiunse un VW Kübelwagen “Brezenfenster” e altri veicoli, principalmente Porsche 356. Il pezzo forte della collezione, che nel tempo è cresciuta fino a comprendere 48 veicoli, è una Porsche della prima serie prodotta a Gmünd, con carrozzeria in alluminio battuta a mano e numero di telaio 356 0020.

Nel 1976 Pfeifhofer acquistò le antiche scuderie dei conti di Lodron. Con un grande sforzo personale e finanziario, il “Marhof” venne ristrutturato e trasformato nella sede ideale per il museo Porsche. Un archivio con cinema e documentazione storica introduce i visitatori all’esposizione delle auto. Una sezione dedicata a Gmünd espone le vetture prodotte in città, immergendo i visitatori nel periodo di attività della famiglia Porsche a Gmünd, tra il 1944 e il 1950.

In occasione del decimo anniversario, è stato stipulato un accordo tra lo stabilimento Porsche di Stoccarda e il “Porsche Automuseum Helmut Pfeifhofer” di Gmünd, con la creazione di una cosiddetta “Museumsstraße” (Strada dei Musei) Stoccarda-Gmünd. Ciò significa che al Museo Porsche di Gmünd viene allestita periodicamente una nuova mostra speciale con interessanti pezzi provenienti dal museo Porsche di Stoccarda. Nel 2001, il figlio Christoph ha preso in carico questa eccezionale collezione privata e l’ha arricchita con rari veicoli da corsa, che utilizza con successo in gare storiche.

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BMW Museum – Bmw Welt


Am Olympiapark 2, 80809 München, Germania

Leggende dal vivo.

Al BMW Museum di Monaco potrete sperimentare il marchio BMW dagli inizi ai giorni nostri più vivo, mozzafiato e sfaccettato come in nessun altro luogo. Lasciati ispirare da macchine, design, prototipi e visioni geniali che hanno fatto la storia e guadagnano nuovi fan con ogni nuova generazione.

Architettura.

Scoprite anche nuove prospettive architettoniche al BMW Museum di Monaco. L’impressionante costruzione che ospita le mostre BMW segue un concetto unico. Lasciati trasportare e sorprendi di nuovo con ogni nuova stanza in cui entri.

Programma.

Il programma del Museo BMW è vario come la gamma di modelli. Vivi mostre temporanee su diversi argomenti o visita l’impressionante mostra permanente con il più grande di 100 anni di storia del BMW Group, sempre un modello selezionato dalla BMW Art Car Collection e dalla mostra “Luogo della memoria”.

BMW Welt

Architettura iconica, veicoli messi in scena in modo emozionante del BMW Group e idee visionarie: non dimenticherete presto una visita al BMW Welt. Scopri gli ultimi modelli di BMW, BMW Motorrad, MINI, Rolls-Royce Motor Cars e argomenti entusiasmanti sul marchio BMW. Ammira l’architettura impressionante e diversificata dell’edificio – dalle aree del marchio alla gastronomia fino alla vista della famosa prima, dove i clienti ricevono il loro nuovo veicolo. Vivi la passione e la proverbiale gioia di guidare dal vivo e da vicino nel BMW Welt.

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Mercedes-Benz Museum

Mercedesstraße 100, 70372 Stuttgart, Germania

Il Museo Mercedes-Benz di Stoccarda celebra l’automobile inventata da Carl Benz nel 1886: ne racconta la storia e le vicende, dando loro vita nel contesto della tecnologia, della vita quotidiana, della storia sociale e della cultura popolare. I protagonisti principali sono oltre 160 veicoli di ogni tipo, che vanno dalle automobili più antiche mai costruite alle leggendarie auto da corsa e ai veicoli di ricerca futuristici.

Insieme ad altri oggetti esposti, questi veicoli costituiscono il fulcro della mostra permanente, che si estende su 16.500 metri quadrati distribuiti in dodici sale. Questo mondo senza pari può essere esplorato seguendo due percorsi che raccontano le narrazioni “Leggenda” e “Collezione”.

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Porsche Museum

Porscheplatz 1, 70435 Stuttgart, Germania

Dal 2009 il Museo Porsche presenta la storia e il fascino del marchio in modo vivace e moderno. Il passato e il futuro dell’idea Porsche si incontrano nella sede centrale di Zuffenhausen. Per noi il patrimonio non è un prodotto o un punto all’ordine del giorno, ma piuttosto l’immagine vissuta dell’identità dell’intera azienda Porsche. Ecco perché il tema della tradizione non si ferma alle porte del Museo Porsche, ma si estende a tutti i punti di contatto del marchio nel mondo e ben oltre. L’area Heritage Concepts si occupa dell’aspetto esteriore dell’opera storica, riprende temi importanti, li traduce in tempi moderni e li porta in luoghi di incontro strategicamente importanti al di fuori dell’esposizione museale.

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Motor-Sport-Museum Hockenheimring

Am Motodrom, 68766 Hockenheim, Germania

Al circuito di HockenheimRing, il Museo del Motorsport ospita una fantastica collezione di motociclette storiche, alcune risalenti a un secolo fa, e un pregiato insieme di auto da corsa d’epoca. Al piano superiore, è possibile ammirare la ricostruzione della prima motocicletta al mondo, costruita in legno da Maybach e Daimler nel 1885.

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Technik Museum Sinsheim

Eberhard-Layher-Straße 1, 74889 Sinsheim, Germania

Al Technik Museum di Sinsheim, a solo un’ora a sud di Francoforte, vi aspetta una varietà di tecnologia unica al mondo. Intraprendete un viaggio nel tempo e scoprite le pietre miliari della storia della tecnica: quanto brilla il rosso di una Ferrari? Quale record ha stabilito la Blue Flame? Qual è la cilindrata del veicolo sperimentale Brutus? Quanto è grande il più grande organo da ballo al mondo? E chi ha davvero la meglio, il Tupolev o il Concorde? Oltre ai jet supersonici accessibili al pubblico e ad altri aerei, c’è molto altro: centinaia di eleganti auto d’epoca, potenti motociclette, sport car mozzafiato, colorati dragster, potenti macchine agricole, leggende della Formula 1, bici da corsa nostalgiche, enormi locomotive a vapore, una vasta collezione di militaria, mostre speciali e raduni di veicoli – un vero paradiso per appassionati, creato da appassionati.

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Technik Museen Speyer

Am Technik Museum 1, 67346 Speyer, Germania

Al Technik Museum di Speyer, dove una sorpresa segue l’altra! A solo un’ora a sud di Francoforte, potrete esplorare la tecnologia, dalle profondità marine allo spazio: com’è l’interno di un sottomarino? Cosa deve avere a bordo un battello di salvataggio? Quanto è imponente un Jumbo Jet? Come suona il più grande organo Welte del mondo? Come è arrivata una locomotiva a vapore cinese a Speyer, o lo Space Shuttle Buran è davvero stato nello spazio? Scoprite, oltre alla più grande esposizione aerospaziale d’Europa e a una notevole collezione navale, una varietà di aerei, auto d’epoca, moto da corsa, camion dei pompieri storici, enormi locomotive a vapore, strumenti musicali meccanici, rarità e moda d’epoca. Ogni anno a maggio, il museo si anima con il Brazzeltag®, un evento imperdibile per vivere dal vivo mostri di cilindrata, giganti di potenza e curiosità.

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Museo Tazio Nuvolari

Via Giulio Romano, Angolo, Via Nazario Sauro, 46100 Mantova

Il Museo Tazio Nuvolari è stato inaugurato nel 1985 sulla base di una precisa disposizione testamentaria del pilota, che affidò il suo patrimonio sportivo all’Automobile Club Mantova, di cui fu Presidente per ben sette anni, dal 1946 sino alla sua scomparsa.
Dal 1985 fino alla fine del 2008 il Museo fu stato collocato in un’ala del trecentesco Palazzo del Podestà, in piazza Broletto.
A seguito di un’ordinanza della Pubblica Amministrazione, che per quegli stessi spazi prevedeva altri utilizzi, il Museo venne chiuso.
Un’esposizione temporanea fu allestita, da settembre 2010 a dicembre 2011, presso le suggestive Sale del Capitano, nel complesso di Palazzo Ducale.
Finalmente, il 16 novembre 2012, 120° anniversario dalla nascita di Nuvolari, i cimeli e i trofei del “Mantovano Volante” hanno trovato una nuova casa nell’ex chiesa del Carmelino, in via Giulio Romano a Mantova. La nuova sede, affidata dal Comune all’Automobile Club di Mantova è stata debitamente ristrutturata al fine di adeguare i locali dell’ex Archivio storico a luogo di conservazione e fruizione delle memorie del “Mantovano volante”. I lavori, condotti su progetto dell’architetto Franco Mondadori, sono stati interamente finanziati dall’associazione “Amici del Museo Tazio Nuvolari Onlus” a cui hanno aderito molti privati e aziende mantovane.

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Museum of Legends

Piazza della Vittoria, 10, 27100 Pavia PV

Una collezione messa a disposizione del pubblico, che in uno spazio di 200 mq nella centralissima piazza della Vittoria può vedere che cosa hanno indossato campioni come Ayrton Senna, Marco Pantani, Jacques Villeneuve o Pelè. Uno spazio unico al mondo voluto con caparbietà dal ristoratore Salvatore Apicella, che ha lavorato quasi due anni per allestire il museo.

“Ho cominciato 25 anni fa a collezionare memorabilia – ha raccontato Apicella -. Sono partito dal calcio, poi si è aggiunta anche la Formula 1; nel 1989 dopo aver incontrato Senna, sono rimasto folgorato e l’ho seguito fino alla sua morte racimolando vari cimeli. Quindi ho unito la Moto Gp e il ciclismo. Tantissimi oggetti che non avrebbe avuto senso tenere in casa per mostrarli agli amici, ho preferito aprire un museo per tutti. In questo modo anche i bambini potranno scoprire qualcosa in più di grandi campioni che non hanno conosciuto”. In esposizione si trova dalla monoposto di Senna, alla moto di Valentino Rossi e Marco Simoncelli, dalla bicicletta di Pantani al casco di Michael Schumacher passando per la tuta di Lauda e le maglie di Pelé, Maradona, Messi e Del Piero.

La nostra esperienza: abbiamo conosciuto Salvatore che ci ha fatto vedere la sua collezione, una persona splendida e semplice, animata da una grande passione per lo sport. E’ possibile ammirare il muletto completo di motore originale, di Ayrton Senna di Imola ’94, le tute, i caschi e i guanti di “Magic” e molti altri piloti, e come se non bastasse sotto al museo c’è la pizzeria di Salvatore dove si possono magiare ottimi piatti!

Da non perdere assolutamente!

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Museum Taf-Timer Villach

Rodolfo PirkerFerdinand-Wedenig-Straße 99500 VILLACH – Zauchen

è possibile ammirare l’imponente esposizione di circa 250 mostre storiche e veicoli in edizione limitata dei tempi moderni. Una destinazione perfetta Viaggi di gruppo possibili previa prenotazione. C’è anche un’accogliente caffetteria che serve snack e bevande. Per i nostri piccoli ospiti c’è anche una pista di go-kart, castelli gonfiabili.

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Museo dell'automobile Bonfanti-vimar logo

Museo Bonfanti-Vimar

Via Torino, 2, 36060 Romano d’Ezzelino VI

Il museo dell’Automobile “Bonfanti-Vimar” è una realtà viva da ormai 20 anni e sorge alla periferia Nord di Bassano. Il Museo “Bonfanti-Vimar” è noto a livello internazionale per essere stato il primo ad attuare una filosofia espositiva unica ed innovativa.
Ogni sei mesi, in primavera ed autunno, infatti il Museo cambia totalmente i contenuti, proponendo ogni volta un tema diverso. L’innovativo Museo Veneto è molto attivo ed organizza, ancora una volta unico in Europa, dei corsi per restauratori di veicoli d’epoca. Un’arte altrimenti destinata a sparire con gli ultimi vecchi artigiani.

Per le continue proposte culturali, al Museo dell’ Automobile “Bonfanti-Vimar” è stato assegnato il TROFEO DI MIGLIOR MUSEO EUROPEO DELLA MOTORIZZAZIONE nel 1999, 2000, 2001 e 2004 e 2007. Un vanto per l’intera Regione.

Il gruppo dirigente del Museo dell’ Automobile “Bonfanti-Vimar” composto da grandi appassionati competenti, ma anche avveduti imprenditori, ha coniato una propria filosofia che recita “OGGI SI VINCE SOLO CON LA FORZA DELLE IDEE” e certamente a questo Museo le idee non mancano.

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Collezione Uberto Panini

Collezione Uberto Panini

Str. Corletto Sud, 320, 41123 Modena MO

La Maserati venne fondata a Bologna nel 1914 da Alfieri Maserati come officina di riparazione automobili. Successivamente, nel 1926, i fratelli Maserati rilevarono la Diatto, piccola industria di autovetture da corsa di Torino.
Forti della loro esperienza meccanica e con il materiale a loro disposizione costruirono nello stesso anno la prima automobile chiamata “Tipo 26”.
Da allora, nel corso della sua lunga storia, la Maserati ha conservato gli automezzi più significativi prodotti oltre ai prototipi sperimentali, creando così nel corso dei decenni una collezione di automobili, di motori e di componenti unica al mondo in grado di illustrare l’evoluzione storica, tecnica e stilistica dell’Azienda.
La volontà di conservare sistematicamente gli automezzi, quali testimonianza di un processo industriale che si è sviluppato nel corso del tempo, ha reso in questo modo possibile la raccolta organica e distribuita nel tempo di tutta la produzione Maserati capace di tramandare in questo modo il valore della storia della Maserati.
Nel 1965 la famiglia Orsi, proprietaria dell’Azienda, decise di esporre al pubblico, e secondo un criterio di raccolta museale, la Collezione di autovetture allestendola in uno spazio esclusivo all’interno dello stabilimento modenese di Viale Ciro Menotti.
Dal 27 ottobre del 1965, giorno dell’inaugurazione ufficiale del Museo alla presenza del campione del Mondo J. M. Fangio e dei più importanti giornalisti italiani, il Museo Maserati è stato visitato da decine di migliaia di persone, provenienti da tutto il Mondo. Da quell’anno in poi la Collezione del Museo è stata via via migliorata, grazie al restauro di alcune automobili già presenti nella Collezione, e ulteriormente arricchita di nuovi esemplari tra cui la famosa Maserati 6 CM del 1936, degna rappresentante della storia Maserati anteguerra.
Nel mese di Maggio del 1993 la F.I.A.T. acquistò la Maserati dal Gruppo De Tomaso attraverso l’acquisizione del 100% del pacchetto azionario della Maserati S.p.a. mentre la Collezione, pur rimanendo esposta all’interno dell’Azienda, rimase di proprietà della preesistente ed originaria Società Officine Alfieri Maserati S.p.a., in seguito trasformata in O.A.M. s.r.l. A Dicembre 1994, in occasione dell’ottantesimo anniversario della fondazione della Casa automobilistica, venne allestita una mostra storica al Motor Show di Bologna e venne inaugurata, a Modena, la nuova sede museale allestita nell’edificio direzionale dello stabilimento, con pannelli storici, motori e alcune automobili esposte cronologicamente in modo da offrire a tutti i visitatori la possibilità di entrare in contatto con un pezzo della storia automobilistica modenese e italiana.
Nel mese di luglio 1996, l’Ingegnere De Tomaso richiese legittimamente la restituzione delle automobili e dei motori della Collezione del Museo. La Maserati accettò la richiesta, ma acquistò parte della Collezione composta di 15 motori, che quindi rimasero esposti all’interno dell’Azienda modenese, mentre la Collezione delle 19 automobili, su indicazione di De Tomaso, partì per l’Inghilterra per essere venduta all’asta a Londra.
Vendita organizzata dalla casa d’aste Brooks e prevista per il 2 dicembre 1996.
La notizia della vendita delle automobili, che avrebbe causato la totale dispersione di un patrimonio storico fondamentale per la città di Modena, mise in allerta gli appassionati e le autorità e il 18 ottobre 1996 venne lanciato l’allarme.
Il Ministro dei Beni Culturali, nella figura del ministro Walter Veltroni, il Sindaco di Modena, Giuliano Barbolini e le associazioni locali si attivarono immediatamente per trovare una soluzione che permettesse il recupero di questo patrimonio storico e culturale che la città di Modena rischiava di perdere per sempre.
Il problema venne esposto alla famiglia Panini e Umberto Panini si attivò immediatamente per scongiurare la dispersione delle automobili storiche Maserati. Grazie quindi all’intervento della famiglia Panini, poco prima della fatidica data, la casa d’aste Brooks annunciava che la Collezione Maserati veniva ritirata dall’asta per tornare nella città di origine, ospitata nei locali di proprietà della famiglia Panini.
Il Museo Maserati oggi:
Da allora la Collezione delle 19 autovetture storiche Maserati è fruibile presso il Museo denominato CUP (Collezione Umberto Panini).

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Michael Schumacher Private Collection logo

Michael Schumacher Private Aussellung

Butzweilerhofallee, Butzweilerstraße 35-39, 50829 Köln, Germania

Godetevi un Gran Premio di ricordi visitando questa collezione unica. Qui esponiamo esclusivamente cimeli originali della collezione personale di Michael Schumacher, tra cui tutte le auto originali degli anni in cui è diventato campione del mondo di Formula Uno per sette volte.

La mostra comprende auto originali dell’era pre-Formula 1 di Michael e un totale di 12 auto di Formula 1, oltre a più di 20 caschi originali, tute e più di 40 trofei originali. Sono tutti testimoni di una delle carriere di maggior successo nella storia della Formula 1.

L’app ufficiale Michael Schumacher è un  museo virtuale  che onora la carriera del pilota di Formula 1 di maggior successo della storia in un modo senza precedenti. Un Gran Premio digitale dei ricordi che aggiunge una dimensione emozionante alla collezione privata di Michael Schumacher; un viaggio nel tempo di grande profondità e con l’aiuto della tecnologia all’avanguardia.

L’app ufficiale  offre un tour virtuale sia della mostra della Michael Schumacher Private Collection che dello storico circuito di Kart Kerpen-Manheim, dove Michael Schumacher ha allenato le sue eccezionali capacità di guida da bambino. Offre  auto da corsa in 3D  e i suoni dei loro motori, approfondisce le statistiche e i record di Michael Schumacher, mostra un’intervista registrata nel 2013 e auto da corsa e kart dei primi tempi.

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Audi Forum logo

Audi Forum

Auto-Union-Straße 1, 85045 Ingolstadt, Germania

Che si tratti della collezione Audi Experience o di una visita alla fabbrica, della tradizione, della cultura o della gastronomia: l’Audi Forum Ingolstadt offre un’ampia gamma di opportunità per vivere il marchio dei quattro anelli. Ideato e istituito dall’Audi, ospita in esposizione permanente circa 80 veicoli tra automobili, motocicli e biciclette, legati alla storia del marchio e delle sue collegate come NSU, Auto Union.

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Museo Horacio Pagani Logo

Museo Horacio Pagani

Via dell’Industria, 26, 41018 San Cesario sul Panaro MO

Una collezione esclusiva delle edizioni limitate che hanno fatto la storia del marchio, dai primi bozzetti agli ultimi modelli di Zonda e Huayra. Un viaggio attraverso la storia, che riporta alla luce progetti inediti, mai realizzati, ma testimoni di una visione pionieristica del giovane designer, insieme ad altri esclusivi disegni di tangibile importanza.

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Hangar 7 logo

Hangar 7 Red Bull

Wilhelm-Spazier-Straße 7a, 5020 Salzburg, Austria

Con la sua straordinaria architettura, l’Hangar-7 è ormai un elemento caratteristico del paesaggio di Salisburgo. Casa dei Flying Bulls e di una collezione di auto di F1.

Quando nel 1999 iniziò la progettazione dell’Hangar 7 all’aeroporto di Salisburgo, divenne subito chiaro che la nuova casa per la storica flotta dei Flying Bulls avrebbe dovuto essere unica nel suo campo in termini di costruzione e scopo.

L’incarico è stato affidato all’architetto Volkmar Burgstaller, che vive a Salisburgo, e il suo progetto ha superato tutte le aspettative. Utilizzando 1.200 tonnellate di acciaio e 380 tonnellate di vetro speciale, ha creato l’Hangar-7 , che oggi modella la città di Salisburgo e l’aeroporto.

All’interno, la cupola di vetro, unica nel suo genere, fa inevitabilmente vagare lo sguardo verso l’alto. Si estende un’enorme volta celeste sopra i reperti esposti. I 1.754 pannelli di vetro, di cui nessuno condivide le stesse dimensioni, permettono all’Hangar-7 di apparire in uno stato d’animo diverso a seconda del tempo o dell’ora del giorno grazie alla loro trasparenza.

Tre percorsi – che si snodano liberamente attraverso la sala – offrono al visitatore una prospettiva versatile. Osserva dall’alto l’impressionante panorama montano e dall’alto i leggendari aerei, elicotteri, auto e moto di Formula 1.

Visto dall’esterno viene in mente il paragone con un pianoforte a coda, che emana straordinario dinamismo e leggerezza. Se ti trovi di fronte al portale d’ingresso, due torri cilindriche si elevano maestose dalla costruzione ellittica in vetro, creando lo spazio necessario per gli uffici e l’area ristorazione dell’Hangar -7 .

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